La libertà di manovra, limitata solo dagli strumenti a disposizione, nella musica di An Electronic Hero
An Electronic Hero risponde alle nostre dieci domande.
Quando hai deciso di dedicarti alla musica e perché?
La musica mi accompagna dai primi ricordi che ho della mia vita. Mio padre suonava l’Hammond da giovane e mi ha inculcato il progressive rock anni ’70 e l’hard rock anni ’80. Non penso di essermi mai dedicato alla musica, è piuttosto lei che si è dedicata a me. Una tastiera, un pianoforte, una chitarra, un basso, un citofono, qualunque cosa crei un’armonia e ci faccia vibrare l’anima merita dedizione da parte nostra. Il resto è solo un percorso naturale.
Quali sono stati i tuoi primi passi nel mondo della musica?
I primi passi forse sono cominciati ancor prima di nascere, con gli ascolti di musica che mi propinavano i miei genitori. La classica mia mamma e il rock mio padre, poi a 6 anni ho cominciato qualche lezione di tastiera. Sono sempre stato molto svogliato e mi dedicavo poco allo studio dello strumento. Negli anni in cui ho abbandonato, ho sentito una mancanza tremenda e ho capito che dovevo vivere un rapporto più libero con la musica e con gli strumenti per perseguirla.
Qual è il tuo genere musicale?
La risposta è cambiata molto negli anni. Sono passato dall’hard rock/heavy metal, al progressive rock, all’ambient/disco/funky, al blues/soul, ultimamente sto apprezzando molto le musiche folkloristiche di altre culture (vichinga e giapponese giusto per citarne due).
In questo l’elettronica mi aiuta molto, non ha dei reali vincoli artistici e mi permette una libertà di manovra limitata solo dagli strumenti a disposizione.
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Quali artisti hanno influenzato la tua scelta musicale?
Direi che ogni artista che ho ascoltato nella mia vita ha influenzato le mie scelte musicale. Ascoltare un brano è uno scambio di intimità, l’artista mette a nudo le sue sensazioni e i suoi pensieri e l’ascoltatore li accoglie dentro di sé. Mi piace l’idea che la musica sia così connessa, significherebbe che ognuno di noi è, a sua volta, veramente connesso con il mondo fisico e metafisico, senza alcuna barriera.
Dal punto di vista tecnico e musicale Jon Lord, Ennio Morricone, Steven Wilson. Giusto per dire tre nomi.
Hai mai pensato di mettere insieme una band per i live?
In passato ho avuto delle esperienze fantastiche con band, cariche di soddisfazioni, dolori e amici. Sono state delle esperienze di vita fondamentale. Prima di questo progetto solita, i grandi live sono sempre stati il mio pane. L’esaltazione e la gioia che si prova nel confronto con una moltitudine di persone è sempre incommensurabile, pazzesca, una droga direi.
Che cosa ne pensi dei Talent Show?
Penso che siano uno dei motivi di rovina dell’attuale mercato musicale. Lo spazio che avevano cantautori e musicisti per emergere fino ad una ventina di anni fa è saturato da prodotti usa e getta. Così mentre le major possono fare bussolotti di giovani artisti, la generazione non riesce ad emergere nonostante gavette infinite. Il giorno in cui avranno la loro fase discendente sarà l’inizio della ripresa per una diffusione di massa per la musica di qualità.
Che cos’è la musica per te?
La musica è tutto. Potrebbe essere una classica frase da Bacio perugina, ma penso che non ci sia modo migliore per sintetizzare quello che la musica rappresenta per me. La musica è nelle persone, negli ambienti, nella natura, nei silenzi, è l’essenza stessa della vita con una proiezione verso la trascendenza.
Descrivi il tuo singolo in 3 parole.
Originale, onirico, leggero
Quando prevedi di uscire con un nuovo singolo o un nuovo album?
Nei prossimi giorni uscirà ufficialmente il videoclip del primo singolo (After Universe) estratto dal mio secondo EP (Isoipstar).
Abbandoneresti l’Italia per vivere un’esperienza musicale all’estero?
Si, se rappresentasse un’esperienza utile dal punto di vista umano e musicale, o di ulteriore crescita per il progetto.
Come al solito mai banale nei contenuti, anche a domande semplici. I lavori vanno un po’ a rilento ma aspetteremo con ansia anche il prossimo lavoro. Intano sempre tanti complimenti per Isoipstar e il singolo After Universe.