Lucciole – L’urlo blu di chi volta pagina
Danilo Zerillo, in arte Dadani, è un artista emergente proveniente da Salento (un piccolo paesino nel Cilento, in provincia di Salerno) che scrive le sue canzoni come se stesse dipingendo, per far vedere e osservare ciò che vive e sente, ciò che ha bisogno di esprimere, all’ascoltatore. L’artista in questione non è incasellabile in un genere musicale preciso, poiché per lui ad ogni canzone corrisponde un messaggio, e ad ogni messaggio corrisponde una certa sonorità che ricerca di conseguenza, seppur la sua musica abbia una matrice rap, presente in forme diverse in ogni suo brano. Ed è proprio col rap che Dadani scopre il fare musica, dapprima col “freestyle” insieme agli amici, per divertimento, in definitiva con le sue prime canzoni, mai uscite, fedeli a quel genere. Più recentemente, ha scoperto quanto per lui “”musica” vuol dire “linfa vitale””. Lui stesso ha dichiarato: “La musica, prima di esserne un tramite, mi ha sempre nutrito dentro tramite l’ascolto; una volta cresciuto il bisogno di farla è venuto da sè”.
Iginio Zerillo, in arte paranoiaSyd, è anche lui un artista emergente proveniente dal medesimo paese di Dadani, e, caso ha voluto, anche dalla stessa casa: i due sono infatti fratelli. Partendo dall’ascolto musicale e dalla passione per la chitarra sviluppati in età adolescenziale (o chissà, forse già nelle acque natali), ha poi sviluppato passione per la composizione di strumentali e la realizzazione di beat, alternando sonorità hip-hop a sonorità industrial, rock, blues, funky, jazz.
Le numerose influenze musicali sono infatti caratteristica di entrambi gli artisti, date dai loro ascolti musicali molto diversificati.
Lucciole è una canzone che parla di una storia d’amore troppo complicata per esistere, nata sul morire più che morta sul nascere. Differenze di vedute, di capacità di lasciarsi all’altro, ego feriti vinceranno su un sentimento sul punto di sbocciare. La canzone non è prettamente una canzone d’amore, più un testamento di addio in cui si lasciano andare anche le ultime parole che si vorrebbero sempre dire, ma tutto mentre la pagina viene voltata.
Per chi sa che è tempo di andarsene, con la speranza ingenuamente dietro la porta.
Testo e voce di Dadani, strumentale, mix e master di paranoiaSyd.