Chiara Sileno, Comunicati Stampa

LA CASA DEL SERPENTE DI IVANO FOSSATI INTERPRETATA DA CHIARA SILENO

“La casa del serpente”
Ivano Fossati
“Il dolore e la rabbia di un amore che resta attesa”

Esce in digitale e in radio “La casa del serpente”, prodotto da Severini & D’Alessandro, reinterpretazione della cantautrice chiara SILENO del brano scritto da Ivano Fossati.

“Un cantante, ma soprattutto un autore che mi ha sempre affascinato per le sue canzoni e l’incredibile capacità di scrivere brani per altri, penso a Loredana Bertè (Non sono una signora) o Anna Oxa (Un’emozione da poco), dei brani che le raccontano in modo perfetto. Mi piacerebbe davvero un giorno sperimentare la scrittura con altri o per altri, implicherebbe una grande capacità di leggere ed entrare in empatia”

“La casa del serpente” è un brano intenso, elegante nella scrittura, che racconta un amore profondo che non si trasforma, che diventa attesa di qualcosa che non accade mai.
Prodotto da Severini & D’Alessandro con sonorità contemporanee ed elettroniche, il brano mantiene gli stessi colori della scrittura originaria. Chiara, con il suo timbro vocale trasmette tutto il dolore e la rabbia che racconta un testo come questo.

Chiara Sileno, cantautrice abruzzese di origini lucane, inizia a suonare la chitarra da bambina, per proseguire poi con lo studio del canto e partecipando a diversi progetti musicali e teatrali sul territorio. Scrive parole canticchiando melodie fin da giovanissima e nel 2013 partecipa ai primi concorsi come cantautrice (Cantagiro 2013).
Nel 2014 compare nella raccolta “Voci in cammino” prodotto da Severini & D’Alessandro con i quali collabora anche oggi.
Dopo la Laurea in Architettura si trasferisce a Roma per specializzarsi in Scenografia e inizia a lavorare prima come attrezzista in teatro e poi come assistente scenografo/arredatore in diverse produzioni televisive e cinematografiche.
Al suo progetto musicale affianca una ricerca curiosa e creativa d’immagini, raccontando una dimensione in bilico tra il palco e il backstage o più semplicemente tra il desiderio di scoperta continua e la sensazione di star seduta sempre dalla parte sbagliata del tavolo.