“La ballata del Sindaco Pescatore”, una canzone per Angelo Vassallo
Il nuovo anno si apre con la musica d’autore dell’ormai consolidato Vittorio Merlo – cantastorie-bibliotecario italiano in Lussemburgo – che presenta “La ballata del sindaco pescatore”, una canzone per Angelo Vassallo a sostegno della Fondazione creata dai suoi fratelli in sua memoria.
Si tratta di una ballata scritta e composta in memoria di Angelo Vassallo, il Sindaco Pescatore ucciso il 5 settembre 2010 probabilmente dalla camorra: una figura esemplare della “bella politica”, eletto tre volte di seguito sindaco del suo paese. Angelo Vassallo, sindaco di Pollica (un comune del Cilento), era un uomo semplice che amava la sua terra, il suo porto e il suo mare. Fu oggetto di clamore la sua scomparsa, probabilmente un assassinio per mano dei camorristi, a seguito di sette colpi di arma da fuoco in mezzo alla strada, mentre tornava a casa con la sua auto il 5 Settembre 2010.
In un articolo pubblicato su “Le Monde”, pochi giorni dopo la sua morte e intitolato “Angelo Vassallo, un profeta assassinato”, Alain Faure – direttore del Centro di ricerca presso l’Istituto di studi politici di Grenoble – lo ha ricordato come qualcuno che aveva una lungimiranza visionaria e un coraggio eccezionale. Il suo messaggio nasceva dall’idea rivoluzionaria che il suo ruolo di sindaco consisteva prima di tutto nel lottare senza tregua contro tutti i privilegi e gli ordini stabiliti. A vent’anni guidava la rivolta dei piccoli pescatori della sua città, a trenta faceva rivivere il porto turistico, a quaranta rilanciava il settore delle olive nel Cilento, e a cinquanta inventava l’ecologia integrata in Campania e promuoveva idee geniali su scala europea, arrivando fino in Cina per conciliare l’urbanizzazione, la tutela ambientale e lo sviluppo locale. Alain Faure finiva il suo articolo concludendo che “Abbattendo Angelo Vassallo, i cani rabbiosi della mafia hanno difeso non solo i piccoli o grandi interessi economici legati alla droga criminale e costruzione di edifici. Hanno anche ucciso un profeta”.
Per la stesura di questa canzone, Merlo è stato ispirato dal libro scritto da Dario Vassallo, fratello di Angelo e fondatore dell’associazione “Angelo Vassallo – Sindaco Pescatore”, che vuole perpetuare la sua lotta per la legalità ed il rispetto del territorio.
Il brano è disponibile da oggi in tutte le emittenti italiane e spagnole, nonché in tutte le piattaforme digitali e di streaming.
Inoltre, il brano è accompagno da un video-clip girato dallo stesso Vittorio Merlo – raccogliendo alcune immagini di Angelo e del suo territorio – che sarà pubblicato su VEVO in contemporanea con il Radio Date. Il ricavato proveniente dalle vendite del CD promozionale e dalla vendita digitale, sarà versato alla “Fondazione Angelo Vassallo – Sindaco Pescatore “.
La Ballata del Sindaco Pescatore
di Vittorio Merlo
Mi chiamo Angelo, mi alzo quando sorge il sole
sono il sindaco, sono il pescatore
Io sono Angelo, questo è il mio viso
Non sono triste ma non ho più il sorriso
Ti ho incontrato una sera mio assassino
Mi hai sorpreso come fossi un bambino
Ti ho guardato negli occhi senza paura
Ti ho guardato, è finita l’avventura
Acciaroli non può più darmi il pane
Io sono un angelo, non ho più fame
Non posso neanche offrirti il mio vino
Ti ho incontrato per strada mio assassino
Il mio mare mi dava il buon giorno
Il mio porto, la mia terra, guarda intorno
Non faccio miracoli, non moltiplico il pane
Di giustizia e uguaglianza ho ancora fame
Questa è la storia del sindaco pescatore
Questa è la storia del sindaco pescatore
Sette proiettili, è stato un momento
Poi sei scappato via dentro nel vento
Nascosto nel buio, lontano dal sole
Niente più sindaco, niente pescatore
Hai ucciso il sindaco pescatore
Quanta tristezza, quanto dolore
Era settembre, non era aprile
Pollica era il mio cortile
Vorrei che ti scoprissero i gendarmi
Tu che fai la legge, con le tue armi
Che tutti vedessero vicino
Lo sguardo il volto, di un assassino
Sopra il mio mare, l’ultimo sole
Io sono il sindaco pescatore
Mi chiamo Angelo questo è il mio viso
Tu come ti chiami? Ce l’hai un sorriso?
Io sono un angelo questo è il mio viso
Tu come ti chiami? Hai mai sorriso?
Questa è la storia del sindaco pescatore
Questa è la storia del sindaco pescatore
Mi chiamo Angelo…
Acquista e ascolta il brano:
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